Baciarsi
fa bene alla salute
Nei giorni di Expo, Brera celebra il capolavoro di Francesco Hayez.
Ma il bacio, nell'arte, ha una lunga storia romantica.

Se è vero che il bacio è
il più romantico fra i gesti d'amore, è pur vero che ogni bacio è
diverso. A seconda dei sentimenti, delle epoche... e anche delle
latitudini. Proprio Hayez e Klimt ne sono l'esempio classico. Il
primo, così cortese e languido nella posa affettata da romanzo
d'appendice nell'Italia borghese e beneducata del Risorgimento. Il
secondo, vorace e tragico, da tedesco arrabbiato, in bilico fra Sturm
und Drang e angosce dei tempi moderni.
Mentre i francesi hanno dato
il meglio di sé con il Bacio di Rodin, tutto anima e corpo,
Munch, l'espressionista venuto dal nord, immaginava nel buio baci
crudeli di donne vampiro, avvinghiate, come avvoltoi, ai colli dei loro partner . Da urlo!
Altro che picchi di endorfina con funzione
anti-stress. Il bacio può essere un toccasana, ma – a giudicare
dagli esempi snocciolati dalla storia dell'arte – anche una
calamità.
Chiedetelo a Egon Schiele
che, per aver descritto, nei suoi baci licenziosi, le sue liaison con le
modelle minorenni, finì in galera con l'accusa di pornografia e
abuso. Certamente, vista la sua chioma folta, stile Johnny Depp in
salsa austriaca (che i medici oggi annoverano fra gli effetti
positivi dello sbaciucchio ripetuto), Egon dovette davvero pomiciare
con gusto. Baci galeotti, ma ne valeva la pena.
Anti-cancro, anti-aging,
anti-smog, anti-stress e anti-emicrania. A proposito di dottori e di
scienza medica odierna, sembra che i benefici del bacio d'amore
(quello ricambiato aumenta esponenzialmente i fattori favorevoli)
siano tantissimi. A partire dalla ginnastica facciale che, a fronte
di 29 muscoli del volto in azione contemporaneamente, rende la pelle
più bella, luminosa ed elastica. Meglio di un trattamento all'acido
ialuronico.
Canova già lo sospettava, visto il candore (del marmo)
di Amore e Psiche, amanti bambini, senza età... e senza
rughe. Mentre Magritte, surreale nel midollo, preferiva lasciare il
dubbio sugli effetti collaterali, nascondendo i volti dei suoi
innamorati dentro ampi foulard, coprenti. Come a dire che il bacio è
un mistero. E, meno si conosce dell'altro, più misterioso è. Un
giochetto erotico che gioverà, oltre alla pelle, anche alla
fantasia.
Peccato per gli americani
che, schizzinosi come sempre, terrorizzati dai bacilli, abbiano
frainteso l'immaginazione di Magritte, trasformando il foulard di
seta in una mascherina anti-germi, prototipo del design d'ultima
generazione: per un bacio asettico e, soprattutto, igienico. E addio
passione, addio rifrullo, addio poesia. Quella che, da Biancaneve a
Roy Lichtenstein, ci ha incantati e straziati con baci da favola e da
fumetto. I baci sotto le lenzuola di Toulouse-Lautrec, i baci volanti
di Chagall, il bacio di Robert Doisneau davanti all'Hotel de Ville e
persino il bacio fra i due bobby di Londra, dipinti su un muro da
Banksy, il re dei graffitati.
Liberi tutti di baciarsi, insomma.
Perché baciarsi è bello, fa bene alla salute, all'umore e agli
occhi, anche quando li chiudiamo per sognare qualcosa in più. O,
perché no, qualcosa di diverso...
Tanti saluti e baci.
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